Quando due persone fanno la stessa cosa, in realtà la cosa non è la stessa. A costui è lecito farla, a quest’altro no. Non perché le cose non siano uguali, ma perché non lo sono quelli che la fanno. Sta ad indicare come all’orizzonte sia improbabile trovare una soluzione nella disputa tra buoni e meno buoni, tra innocenti e colpevoli. Il riferimento è accostato alle ONG e ai metodi di salvataggio in mare. Contradditori e difformi nei comportamenti adottati dai vari equipaggi. C’è chi rispetta le regole e chi invece non lo fa affatto. Alcuni andando a prendere questi disperati direttamente nelle acque libiche, segnalando in tutti i modi la propria presenza agli scafisti, premurandosi poi, dulcis in fundo, di trainare barconi e gommoni al punto di partenza, pronti per un altro viaggio.