Sbarco di 265 migranti a bordo di più natanti al Porto di Pozzallo. Immediate le indagini avviate dalle forze dell’ordine che hanno portato al fermo dei presunti quattro scafisti grazie alle testimonianze dei passeggeri. Raccolti, infatti, gravi indizi di colpevolezza a carico di
Faye Laurent nato in Gambia, 27 anni, Amissah Van Dyck, 23 anni, e Godfred Uainoo, 19 anni, entrambi del Ghana, Suleman Traore, del Mali, 34 anni.
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Arrivano a Pozzallo 426 migranti su tre gommoni, fermati i tre scafisti. Si tratta di Ismail Ahmed Hamouda, egiziano di 29 anni, Barry Adama, nato in Guinea Conacry, 27 anni, ed Henry Junior Mony Mbome, camerunense di 29 anni.
I migranti hanno corso rischi gravissimi, mai era stato soccorso un gommone con 173 persone a bordo.
La Polizia di Stato è ancora impegnata a gestire il trasferimento dei migranti giunti in queste ultime ore presso le strutture individuate sul territorio nazionale dalla Prefettura di Ragusa.
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La Polizia a seguito dello sbarco di giorno 25 giugno u.s.ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di Ibe Chima, nigeriano, 25 anni, Kai Koubat Mollah, del Bangladesh, 18 anni, e Drammeh Modouk gambiano di 20 anni. Sono ritenuti i tre scafisti dello sbarco di domenica al Porto di Pozzallo di 267 migranti. Determinanti le dichiarazioni dei migranti che hanno segnalato gli uomini al comando delle imbarcazioni di fortuna sulle quali viaggiavano.
Secondo i migranti ascoltati come testimoni, gli scafisti, anche in questo caso sono partiti in momenti diversi e da spiagge diverse, segno della presenza di più organizzazioni criminali sulle coste libiche.
Si registra la presenza nuovamente di nuclei familiari con numerosi bambini di tenera età.
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La Polizia a seguito degli sbarchi di sabato e domenica scorsi ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di Said Nasrudin, somalo di 20 anni , e ne individua altrui tre. Oltre 550 ne sono arrivati a Pozzallo di migranti alcuni dei quali hanno vissuto una vera tragedia. Lo scafista era sul gommone che due giorni fa si era rovesciato dopo avere imbarcato acqua con le circa ottanta vittime del naufragio avvenuto a largo della Libia.
Lo hanno raccontato i sopravvissuti, sentiti su disposizione della Procura di Ragusa, che sono sbarcati ieri a Pozzallo dal cargo danese Alexander Maerks e non dal pattugliatore Fiorillo, come si era appreso ieri sera.
La tragedia sarebbe avvenuta intorno alle 8, quando il gommone ha cominciato a imbarcare acqua e si è rovesciato. I superstiti sono riusciti a sopravvivere restando aggrappati al natante. Sono rimasti in acqua per molte ore.
Il somalo è stato individuato grazie alle testimonianze dei passeggeri. Almeno 113 persone sono disperse in mare. La notizia arriva da Flavio Di Giacomo, portavoce dell’Oim. Le operazioni di soccorso, effettuate dalla Guardia costiera libica insieme ad alcuni pescatori, sono riuscite a salvare solo sette persone, sei uomini e una donna.
Fermati dalla Polizia i due presunti scafisti dello sbarco dello scorso 30 aprile a Pozzallo. Si tratta di Hussein Adem, malese di 32 anni, e di e Jallow Kissima, gambiano di 25 anni. Ognuno di loro ha condotto un natante.
Grazie ai passeggeri assistiti dagli interpreti, è stato possibile individuare gli scafisti di due dei tre natanti soccorsi in mare in quanto carichi oltremodo di migranti.
In particolar modo, è stato difficile chiarire quanto accaduto a bordo di un piccolo natante in legno, poiché a dire dei migranti erano stati trainati da un peschereccio che li aveva soccorsi poiché avevano il motore guasto.
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447 migranti a bordo di più imbarcazioni sono stati intercettati dalla nave mercantile Oocean Carrier che li ha trasportati ieri mattina al Porto di Pozzallo. Già fermati quattro scafisti.
Determinanti le dichiarazioni dei migranti che hanno segnalato gli uomini al comando delle imbarcazioni di fortuna sulle quali viaggiavano. La Polizia ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico del senegalese Badji Anifane, 19 anni, e dei gambiani, Kujabi ModouLamin, 24 anni, Alex Seesay, 33 anni, e Sanyang Haruna, 23 anni.
I migranti provenienti dal centro Africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri.
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La Polizia a seguito dello sbarco di domenica pomeriggio a Pozzallo ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico dei senegalesi Ousman Keyta, 34 anni, Diouf Serigne Fallow, 24 anni, Senor Bavier, 19 anni,
La polizia, con la partecipazione di un’aliquota della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, hanno sottoposto a fermo 2 scafisti riconosciuti dai migranti come coloro che hanno condotto il gommone e la barca in legno.
La Polizia a seguito dello sbarco di ieri a pozzallo ha fermato I.B. Ibrahima Bovaro della Guinea Bissau, 19 anni, e C.S. gambiano di 17 anni.
Secondo i testimoni sono loro che hanno condotto le imbarcazioni partite dalle coste libiche sarebbero gli scafisti del natante che trasportava 114 subsahariani esponendoli a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale le persone sono state sottoposte a trattamento inumano e degradante.
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